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Immagine del redattoreMatteo Trevisan

Ripensando alla sfida del 2024: Povertà, Disillusione e l'Emergere di Soluzioni Collaborative

Il 2024 si annuncia come un anno cruciale per la democrazia globale, con oltre 60 paesi e più di quattro miliardi di persone che si apprestano a scegliere i propri leader e a delineare il futuro del nostro mondo. Uno sguardo particolare è rivolto all'Europa, che si trova di fronte a una sfida politica di portata epocale.


Analizzando l'Italia in vista di questa cruciale sfida politica, emerge un quadro preoccupante secondo l'ultimo rapporto sulla povertà ed esclusione sociale della Caritas. La povertà, ormai strutturale, coinvolge 5,6 milioni di persone e 2,1 milioni di famiglie. Anche l'occupazione non rappresenta una sicurezza, con 2,7 milioni di lavoratori che si trovano in condizioni di povertà. Le prospettive future non sembrano incoraggianti, con previsioni che indicano una diminuzione di 8 milioni di persone in età attiva entro il 2050 e una spesa sanitaria stimata in 177 miliardi di euro, con impatti significativi sul sistema produttivo e di welfare.

Questa crisi non investe solo l'ordine politico ma mina l'intero tessuto di significati e valori che hanno plasmato la coscienza collettiva del paese. Il 56% degli italiani, secondo il Rapporto Censis, si sente poco o nulla rappresentato nella società, con percentuali ancora più elevate tra i giovani. La sfiducia nel futuro è palpabile, con il 60,8% che avverte una grande insicurezza.

In questo contesto di tensioni globali, la politica riflette l'instabilità, diventando una pura tattica e perdendo ogni legame reale tra rappresentanza politica e rappresentanza sociale.

Affrontare questa crisi richiede una risposta di alto profilo, volta a ricostruire i legami sociali spezzati e avviare un nuovo processo di ricerca per la cura della democrazia. L'Amministrazione condivisa emerge come parte di questa risposta, basata sulla condivisione di risorse e responsabilità tra cittadini e amministrazioni. Oltre a essere strumenti amministrativi, questi accordi influenzano le scelte obbligando sia i cittadini che le istituzioni a collaborare.

Le nuove forme di impegno sociale e politico devono riflettere valori come la condivisione e la collaborazione, diventando patrimonio comune di tutti i cittadini.

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