Grazie alla manifestazione organizzata da Working in Projects gUG, un'impresa sociale bavarese fondata da Anna Conti, che vive da molti anni a Monaco, è stato possibile parlare a ragazze e ragazzi della disabilità. Il tema dell'inclusione si è integrato perfettamente con il concetto di "invisibili" di Calvino, poiché egli parla delle persone ai margini della società, comprese quelle con disabilità.
Una considerazione importante è che in Germania, i bambini con disabilità non vengono inseriti nelle scuole comuni, ma frequentano scuole speciali. Questo è il motivo per cui Anna Conti ha organizzato incontri sull'inclusione dedicati agli alunni della scuola di lingua italiana, allo scopo di sensibilizzarli sulla tematica della disabilità.
Sono stati organizzati due incontri separati, uno per i più giovani e uno per gli adolescenti, ciascuno suddiviso in due parti. Durante la prima parte, io e una ragazza cieca di Milano di nome Gaia Rizzi, che sta facendo uno stage presso Working in Projects gUG a Monaco, sono state raccontate le esperienze di vita come persone con disabilità e discusso della disabilità in generale. Le presentazioni sono state supportate da un interprete quando necessario, per rendere comprensibili i concetti più complessi agli studenti, e hanno incluso momenti musicali e intermezzi artistici di Oreste Sabadin, un poliedrico artista veneto appassionato di Calvino.
Dopo queste presentazioni, i bambini e i ragazzi hanno partecipato a laboratori in piccoli gruppi. Hanno avuto l'opportunità di sperimentare la vita con una sedia a rotelle e di esplorare percorsi tattili per comprendere le sfide quotidiane affrontate dalle persone con disabilità. Inoltre, nel laboratorio guidato da Gaia Rizzi, hanno imparato a leggere il Braille, mentre nel mio laboratorio, rivolto ai più grandi, hanno avuto la possibilità di porre domande sulla mia vita e sulla disabilità in generale, su argomenti che spaziavano dai miei studi alle sfide legate all'accessibilità architettonica e all'inclusione lavorativa.
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