top of page
Immagine del redattoreMatteo Trevisan

Cresce il numero degli incidenti sul luogo di lavoro in Europa.

Il ritorno al lavoro dopo le restrizioni legate alla pandemia ha contribuito, almeno in parte, all'incremento degli incidenti sul lavoro in Europa. Questi incidenti includono situazioni che provocano danni fisici o mentali durante l'esecuzione di un processo lavorativo o durante il tragitto tra la casa e il luogo di lavoro.



Le conseguenze di tali episodi possono essere estremamente invalidanti per il lavoratore, costringendolo, ad esempio, a una disabilità permanente, a cambiare lavoro o addirittura a perdere la capacità di svolgere un'occupazione. È essenziale comunicare tempestivamente tali incidenti, garantendo al lavoratore o alla sua famiglia il diritto di ricevere un indennizzo e, se del caso, un risarcimento, come stabilito in Italia dal decreto legislativo 81/2008.

A livello europeo, vengono registrati incidenti sia mortali che con esito non fatale. Gli incidenti mortali si verificano quando il lavoratore muore entro l'anno solare in cui è stato registrato l'evento a causa di dinamiche collegate ad esso. Per gli incidenti non fatali, si contano solo quelli che causano almeno 4 giorni di assenza dal luogo di lavoro. Tra il 2020 e il 2021, il numero di incidenti è aumentato di 150.941 casi, corrispondente a un incremento del 5,5%. Questo aumento può essere in parte attribuito all'attenuarsi progressivo dell'emergenza sanitaria e al ritorno dei lavoratori nei luoghi di lavoro abituali. Nel contempo, si è verificata una diminuzione di 11 casi mortali (-0,3%).

Eurostat sottolinea un aspetto significativo collegato a questi dati: non sempre i lavoratori sono incentivati dal proprio Stato a segnalare gli infortuni sul lavoro, a causa di sistemi di denuncia poco sviluppati, leggi insufficienti a tutelare adeguatamente i lavoratori o incentivi finanziari limitati. Di conseguenza, potrebbero sussistere problemi di sottostima di questo fenomeno, soprattutto per gli incidenti con esito non fatale, poiché quelli mortali sono più difficili da nascondere o manipolare.

Per quanto riguarda gli incidenti fatali, in Europa si registrano in media 1,76 casi ogni 100.000 occupati. Tuttavia, ci sono significative variazioni tra i paesi europei. Francia, Danimarca e Portogallo presentano oltre 2.000 incidenti ogni 100.000 lavoratori, mentre paesi come Grecia, Bulgaria e Romania mostrano valori inferiori. Per gli incidenti mortali, Lettonia, Lituania e Malta sono i paesi con i dati più elevati, mentre Finlandia, Grecia e Paesi Bassi presentano le incidenze più basse.

In Italia, nel 2022, sono state registrate 703.423 denunce per infortunio sul lavoro, di cui 429.004 con esito positivo. Gli eventi fatali segnalati sono stati 1.209, con 606 casi positivi. L'incidenza varia a livello regionale, calcolata ogni 100.000 occupati.

© riproduzione riservata

0 visualizzazioni

Comments


bottom of page