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Immagine del redattoreMatteo Trevisan

Rabbit Inc svela il suo innovativo R1: Il dispositivo tascabile che rivoluziona l'interazione con le applicazioni

Las Vegas, 12 gennaio 2024 - Rabbit Inc, la promettente startup di intelligenza artificiale, ha rubato la scena al CES 2024 presentando il suo ultimo gioiello tecnologico: il Rabbit R1. Un dispositivo tascabile caratterizzato da un design squadrato dai toni rosso-arancio, sviluppato in collaborazione con l'azienda svedese Teenage Engineering. Questo nuovo dispositivo offre un approccio fresco e innovativo all'interazione con le applicazioni senza la necessità di connessioni complesse.


Il Rabbit R1 è un piccolo concentrato di tecnologia, con un touchscreen da 2,88 pollici sul lato sinistro e una rotella per lo scorrimento analogico sulla destra. La fotocamera "Rabbit Eye" posizionata sopra la rotella può ruotare di 360 gradi, consentendo una visione completa dell'ambiente circostante. Sul lato destro, troviamo un pulsante push-to-talk, che permette di impartire comandi vocali all'R1.

Una delle caratteristiche peculiari di questo dispositivo è la sua connettività versatile. Non solo si può collegare al Wi-Fi, ma dispone anche di uno slot per schede SIM 4G LTE per una connessione continua, eliminando la necessità di accoppiarsi con altri dispositivi. La porta USB-C per la ricarica è un altro tocco moderno, e Rabbit Inc assicura che la batteria durerà "tutto il giorno".

Il prezzo dell'R1 è accessibile a 199 dollari, ma è importante considerare il costo aggiuntivo per la connettività cellulare. I preordini sono già aperti, inclusi quelli provenienti dall'Italia, e le prime consegne sono programmate per fine marzo.

Mentre il Rabbit R1 non ha l'intenzione di sostituire gli smartphone, si propone come un compagno ideale per semplificare le attività quotidiane. Non è pensato per guardare film o giocare, ma per automatizzare compiti noiosi. Lyu, fondatore di Rabbit Inc, paragona l'R1 ad avere un assistente personale sempre a disposizione. Basta tenere premuto il pulsante e impartire comandi vocali come "Trovami un Uber per piazza Roma", e l'R1 si occuperà del resto.

L'aspetto distintivo del Rabbit R1 è la sua mancanza di app tradizionali. Non si collega alle API delle applicazioni, ma si basa su Rabbit OS, un livello intermedio che attiva l'accesso a determinate applicazioni tramite un portale web chiamato Rabbit Hole. Qui, gli utenti possono accedere ai propri account su servizi come Uber, Spotify e Amazon senza la necessità di plug-in o account proxy.

Il backend del Rabbit R1 sfrutta modelli linguistici di grandi dimensioni basati su ChatGPT di OpenAI e large action model sviluppati da Rabbit Inc. Questi modelli imparano dagli utenti, osservando e replicando le azioni umane tramite un mix di LLM e LAM. L'R1 è già stato "addestrato" per svolgere azioni comuni, ma le sue capacità si espanderanno nel tempo.

La caratteristica più intrigante dei LAM dell'R1 è la "modalità di apprendimento" sperimentale, che sarà integrata tramite un aggiornamento futuro. Gli utenti possono insegnare al dispositivo nuove azioni puntando la fotocamera verso lo schermo del desktop o del telefono e eseguendo l'operazione desiderata. In questo modo, è possibile personalizzare le capacità del Rabbit R1, automatizzando processi specifici secondo le esigenze individuali degli utenti.

In conclusione, il Rabbit R1 rappresenta un passo avanti nell'interazione tra l'uomo e la tecnologia, offrendo un modo intuitivo e pratico per automatizzare compiti comuni senza la necessità di app o connessioni complesse. Con il suo design elegante e le funzionalità innovative, il Rabbit R1 si distingue come un alleato affidabile nella semplificazione delle attività quotidiane.

(c) riproduzione riservata

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