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La bella bocciofila di Alfio

La bocciofila "Nuova Verdi" di Concorezzo, in provincia di Monza e Brianza, Lombardia, è diventata un punto di riferimento per gli atleti paralimpici con disabilità intellettive e relazionali, grazie all'instancabile impegno dell'arbitro federale e segretario Alfio Villa. Questo progetto ha dimostrato che il gioco delle bocce, spesso considerato un passatempo per anziani, può essere uno sport inclusivo per persone di tutte le età.


Attualmente, la bocciofila "La Nuova Verdi" ospita un totale di 74 atleti, tra cui 7 donne, 9 giovani under 19, 39 atleti tra i 19 e gli 80 anni e 20 atleti paralimpici. In particolare, la bocciofila è diventata un centro di avviamento alle bocce per gli atleti "Dir," ovvero coloro con Disabilità intellettiva e relazionale, e si è affermata come punto di riferimento in Lombardia per gli atleti paralimpici.

Il merito di questa iniziativa va a Alfio Villa, 58 anni, che, oltre al suo lavoro manageriale, coltiva una passione per le bocce a livello agonistico sin da bambino, seguendo le orme del padre. Alfio Villa spiega che, sebbene esistano molti centri diurni che frequentano le bocciofile, di solito ciascuno di essi fa giocare i propri partecipanti senza organizzare eventi, competizioni o campionati. Nel giugno 2020, durante la pandemia da COVID-19, la bocciofila di Concorezzo ha iniziato ad accogliere i primi giovani con disabilità intellettiva e relazionale, dando avvio ad allenamenti speciali. La notizia ha cominciato a diffondersi, portando alla formazione di una squadra "Dir" composta da un gruppo di giovani e meno giovani che si allena sia a Concorezzo durante i mesi estivi che al bocciodromo di Vimercate in inverno.

Alfio Villa ha coinvolto il commissario tecnico della nazionale, Moreno Gualtieri, e nel 2021 è stato creato un vero e proprio torneo a cinque tappe, che si svolgeva la domenica mattina, coinvolgendo squadre "DIR" provenienti da Monza, Barlassina, Casalpusterlengo, Varese e Lainate. Il gruppo si è allargato nel corso dell'anno, portando alla nascita del primo campionato lombardo a squadre lo scorso anno, che ha coinvolto otto squadre in totale.

Le squadre erano composte da ottanta giocatori con sindrome di Down, autismo, ritardi intellettivi e altri tipi di disabilità, che hanno gareggiato fino all'ultimo punto. Questi eventi hanno dimostrato che il gioco delle bocce è davvero inclusivo e non vi è alcuna discriminazione legata alle capacità fisiche, come avviene in altri sport paralimpici come il nuoto o l'atletica. La bocce si caratterizzano per la loro lentezza, ma offrono grandi soddisfazioni.

Il campionato regionale è stato giunto alla sua seconda edizione quest'anno, con le partite disputate sul campo di Vimercate. Il titolo è andato alla squadra "Baronio Scavi," mentre "La Nuova Verdi" di Concorezzo si è classificata al secondo posto. Il successo di queste squadre lombarde "DIR" ha portato alla creazione di una squadra regionale che ha conquistato ben otto medaglie ai campionati nazionali dello scorso ottobre a Padova, con la partecipazione di 250 società e 2500 atleti.

Oltre alle competizioni ufficiali, ci sono anche manifestazioni speciali che vedono gli atleti "DIR" gareggiare accanto a grandi giocatori italiani che vantano titoli nazionali, europei e mondiali. Un esempio è il torneo "Abile e Campione," svoltosi per la prima volta la scorsa estate nel campo di Concorezzo, in cui un pubblico numeroso ha potuto assistere a queste emozionanti sfide.

Il successo di questo progetto ha dimostrato che lo sport delle bocce è davvero per tutti, indipendentemente dalle abilità fisiche, ed è diventato un'occasione per persone con diverse abilità di unirsi, competere e divertirsi. Alfio Villa conclude affermando che il prossimo torneo "Abile e Campione" si terrà anche l'estate prossima, e che le parole di un padre commosso, che ha visto suo figlio così felice, sono la ricompensa per tutti gli sforzi dedicati a questa iniziativa straordinaria.

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