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L'impatto ambientale dell' Intelligenza Artificiale

A West Des Moines ci sono avanzati centri dati, sono operativi ininterrottamente e ospita il sofisticato modello ChatGpt-4. L'inizio della costruzione dei data center risale al 2012, motivato dalla presenza di vaste aree di terreno, manodopera altamente specializzata, una rete affidabile di fibra ottica e, soprattutto, l'accesso a fonti di energia rinnovabile. Attualmente, operano cinque data center, e si sta discutendo la possibile realizzazione di un sesto.


La presenza di Microsoft ha generato opportunità di lavoro per la comunità, con circa 300 persone impiegate a tempo pieno e la prospettiva di un raddoppio di questo numero nei prossimi anni. Tuttavia, con il trasferimento di colossi tecnologici in nuove aree, si osservano cambiamenti nei dinamismi sociali, e Microsoft ha destinato 2.5 milioni di dollari a iniziative comunitarie locali, compresi progetti ecologici e programmi di formazione.

Nonostante ciò, emerge una preoccupazione rilevante riguardo all'impatto ambientale. Uno studio recente condotto dall'Università della California ha evidenziato il notevole consumo di acqua necessario per alimentare intelligenze artificiali come ChatGpt-3, suggerendo che milioni di litri d'acqua potrebbero essere utilizzati settimanalmente, con conseguenze ambientali significative. L'acqua è essenziale per il raffreddamento dei server, prevenendo il surriscaldamento.

Il problema principale risiede nell'uso di acqua potabile, sottraendola alla disponibilità della popolazione locale. Questo consumo idrico è destinato ad aumentare nel tempo, con stime che prevedono un utilizzo annuale compreso tra 4.2 e 6.6 miliardi di metri cubi entro il 2027.

In conclusione, mentre la presenza di data center offre opportunità economiche, sorgono anche una serie di preoccupazioni ambientali, evidenziando le sfide legate alla crescente domanda di risorse nelle industrie tecnologiche.

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