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Immagine del redattoreMatteo Trevisan

Felici da Matti, la cooperativa che non butta via niente

Sono sei donne e un prete, uniti da un ambizioso progetto, a dare vita alla cooperativa nota come "Felici da Matti," nel lontano 2003 a Roccella Jonica. L'ispirazione per questo laboratorio venne dalla tradizione delle nonne, che un tempo confezionavano il sapone in casa. I fondatori della cooperativa decisero di raccogliere l'olio esausto vegetale e trasformarlo in sapone di tipo Marsiglia, creando così un prodotto ecologico che promuoveva l'idea di un'economia circolare, mantenendo un forte legame con l'ambiente e il territorio circostante.


Per dare al sapone un tocco speciale, scelsero di aromatizzarlo con il bergamotto, un agrume tipico della provincia di Reggio Calabria, da cui derivò il nome "BergOlio," combinando Bergamotto e Olio. Tuttavia, alcuni tra i soci temevano che questo nome potesse essere confuso, anche involontariamente, con quello del Santo Padre. Pertanto, con sincerità e rispetto per la loro fede, decisero di scrivere al Pontefice chiedendogli se il loro logo potesse in qualche modo infastidirlo. Ricevettero prontamente una risposta dalla segreteria di Stato del Vaticano, in cui il Santo Padre esprimeva gratitudine per il pensiero premuroso e benediceva il loro progetto, rassicurandoli.

Con questa questione risolta, i soci poterono concentrarsi completamente sulla loro iniziativa. Maria Teresa Nesci, presidente della cooperativa, ammette che l'inizio non fu facile. La loro missione era ispirata dai principi della religione cristiana, ovvero essere vicini alle necessità delle persone. La cooperativa era nata per sostenere chi affronta disabilità, in particolare di natura mentale. Il progetto "Non buttarlo nel lavandino... o siamo fritti" fu creato per offrire sostegno, lavoro e un senso di inclusione a queste persone. Don Giuseppe Raco, l'ex parroco di Roccella, insieme ad Anna, Silvana, e alle sorelle Fila e Anna, insieme alla presidente Nesci, diedero il via a questo programma, inizialmente raccogliendo l'olio esausto e successivamente girando per le case dei cittadini in un Fiat Doblò, scambiando cinque litri di olio esausto con un sapone.

L'ex vescovo-operaio di Locri, Giancarlo Bregantini, che ora è arcivescovo metropolita di Campobasso, fu il principale sostenitore dell'iniziativa, spronando i soci a intraprendere questo percorso. Il nome "Felici da Matti" riflette la loro iniziale audacia nell'affrontare questa sfida e la loro missione di trasformare uno scarto in una risorsa.

Nel corso degli anni, l'attività della cooperativa ha continuato a crescere, coinvolgendo ora quasi tutta la provincia di Reggio Calabria. Molte persone nei vari paesi della zona conferiscono l'olio esausto in appositi contenitori, che la cooperativa poi recupera durante le sue visite quotidiane ai Comuni.

Recentemente, "Felici da Matti" ha ampliato la propria offerta, realizzando una linea di detergenti ecologici, tra cui detersivo a mano e per lavatrice, detergente per pavimenti e sgrassatore. Questi prodotti sono sempre ottenuti dal riciclo dell'olio esausto e aromatizzati con bergamotto, limone eucalipto e citronella. Inoltre, la cooperativa offre l'opportunità a detenuti che hanno scontato la loro pena di reinserirsi nella società. Alcuni di loro lavorano nella falegnameria del carcere di Locri, producendo portasapone in legno d'ulivo per "Felici da Matti."

La cooperativa finanzia le sue attività attraverso le vendite dei propri prodotti, sia online che presso la sede. Negli ultimi anni, hanno iniziato a esportare i loro prodotti anche in Austria. Attualmente, stanno pianificando di sviluppare una nuova linea di prodotti per la cura della persona chiamata "Naturali terre di Calabria," realizzata con olio extravergine d'oliva e burro di karitè. Questo progetto rappresenta un ulteriore impegno per la cooperativa nel suo scopo di promuovere il benessere delle persone e dell'ambiente.

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