L'ultimo studio sulla popolazione italiana e l'utilizzo "profetico" di Chat Cpt della Generazione Z. Cresce l'interesse a spese del Metaverso. Esperto: "Imprescindibile un approccio etico."
ChatGPT: alleato o avversario? Per la GenZ, è già uno strumento quotidiano per ottenere informazioni. Questo emerge dal recente studio della digital intelligence company The Fool, che esplora la relazione tra gli italiani e l'IA.
Se cerchiamo su Google "Intelligenza artificiale" nella sola lingua italiana, otteniamo oltre 30 milioni di risultati, evidenziando un crescente interesse per questa tecnologia anche in Italia. Ma qual è il legame tra gli italiani e l'IA? Il nuovo studio della digital intelligence company The Fool coinvolge un campione di 1.000 individui italiani tra i 16 e i 64 anni per analizzare il loro rapporto con ChatGPT, il modello IA di OpenAI che ha suscitato un ampio e diffuso utilizzo, democratizzando l'IA in modo senza precedenti e diventando l'applicazione in più rapida crescita di sempre. I risultati rivelano una visione divergente tra le generazioni, sollevando riflessioni sull'uso futuro dell'IA. La popolazione è stata suddivisa per generazione: - Generazione Z (237 risposte) - Millennial (429 risposte) - Generazione X (311 risposte) - Baby Boomer (45 risposte) L'18% degli italiani ha dichiarato di aver già utilizzato ChatGPT, mentre l'82% ha livelli variabili di consapevolezza sull'IA. Il 42% ha sentito parlare di ChatGPT ma non l'ha mai utilizzato, il 20% ne ha sentito parlare ma non ne conosce la natura. Un altro 18% ha dichiarato di non averne mai sentito parlare prima. Un punto chiave evidenziato dalla ricerca riguarda la percezione dell'utilità di ChatGPT. I risultati indicano che la Generazione Z è la principale early adopter, con il 71% degli utilizzatori che riconosce il suo potenziale, mentre altre generazioni lo percepiscono in misura minore. Questa generazione lo utilizza principalmente per scopi educativi, fonti di ispirazione e per ampliare la propria cultura generale, definendo il suo utilizzo come "profetico". I prompt sono spesso formulati in modo interrogativo per ottenere risposte su una vasta gamma di argomenti. La ricerca rivela anche una scarsa fiducia a lungo termine in ChatGPT, con il 53% degli utenti preoccupato che possa essere un tool parziale e il 36% che non lo considera affidabile per un utilizzo costante. Nonostante ciò, la maggioranza degli utenti accetta il rischio di parzialità nelle informazioni fornite dall'IA. Perché si utilizza l'IA? ChatGPT è principalmente impiegato per interesse generale, generare idee originali e migliorare il lavoro già svolto, come la revisione di testi tramite l'IA. Meno del 25% degli utenti lo utilizza per decisioni importanti. Infine, c'è un consenso generale tra gli utenti italiani che ChatGPT sia distinguibile da una risposta umana, nonostante un terzo comunichi con espressioni di linguaggio comune quando interagisce con l'IA. Un dato, non supportato da dati ma basato su convinzioni, afferma che le risposte di ChatGPT su AskDocs di Reddit sono state preferite al 79% rispetto a quelle di un medico umano. Le risposte di ChatGPT sono state giudicate migliori e più empatiche di quelle dei medici. È solo un fenomeno tecnologico o un'opportunità che può cambiare le regole del gioco? Il rapporto rivela anche un crescente interesse.
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