L'accessibilità per le persone con disabilità è un diritto fondamentale che dovrebbe essere garantito in ogni società inclusiva. Purtroppo, in Italia, questa promessa di inclusione non è stata completamente rispettata, secondo quanto affermato dalla Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo con sede a Bruxelles.
La Commissione ha solennemente dichiarato che l'Italia non sta rispettando le disposizioni europee in materia di accessibilità per le persone con disabilità, e ha minacciato di inviare una richiesta formale di non conformità se il Paese non rispetterà la legislazione vigente. Questa affermazione è il risultato di un lungo dibattito e della battaglia condotta dall'attivista italiano Lorenzo Torto, il quale aveva scritto all'Unione Europea lo scorso aprile per denunciare il mancato rispetto da parte dell'Italia della legislazione europea in materia di accessibilità.
La procedura di infrazione nei confronti dell'Italia è stata avviata il 19 aprile, quando Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora a Roma. Successivamente, l'Italia ha presentato le proprie osservazioni per rispondere alle carenze evidenziate nella lettera. Tuttavia, queste carenze sono attualmente sotto esame da parte dei servizi della Commissione europea.
La Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo è pronta a prendere ulteriori misure per garantire il rispetto delle normative europee sull'accessibilità. Se l'Italia non dovesse rispettare le disposizioni comunitarie, verrà inviata una richiesta formale di non conformità. La Commissione ha ringraziato Lorenzo Torto per la sua lotta in difesa dei diritti delle persone con disabilità e ha sottolineato l'importanza di rispettare le scadenze stabilite dalla direttiva n. 882/2019 sull'accessibilità.
È importante notare che il periodo entro il quale gli Stati membri dell'Unione Europea avrebbero dovuto recepire questa direttiva è scaduto il 28 giugno 2022. Le misure di recepimento delle direttive comunitarie devono essere integrate nelle leggi nazionali, e saranno pienamente applicabili a partire dal 28 giugno 2025.
La Commissione europea sta monitorando attentamente il rispetto di queste direttive da parte di tutti gli Stati membri, e stanno già in corso procedure di infrazione nei confronti di diversi paesi, tra cui l'Estonia e la Danimarca.
Lorenzo Torto, l'attivista italiano che ha sollevato questa importante questione, si è dichiarato "soddisfatto per le parole di comprensione e attenzione dimostrate dalla Commissione per le Petizioni come custode dei diritti dei cittadini". Ha poi aggiunto: "Ora l'Italia si attenga alle disposizioni comunitarie, peraltro i termini sono scaduti per il recepimento da oltre un anno, e rimuova il prima possibile gli ostacoli esistenti. È un atto doveroso di rispetto per tutte le persone disabili che chiedono pari diritti e opportunità per vivere in una società davvero inclusiva".
La situazione attuale in Italia è critica per le persone con disabilità, che incontrano molte difficoltà nell'accesso a edifici pubblici, stadi, concerti e mezzi di trasporto. I Piani per l'abbattimento delle barriere architettoniche (Peba), obbligatori per legge, non sono stati ancora approvati dalla stragrande maggioranza dei Comuni italiani. La direttiva europea n. 882/2019 mette al centro la progettazione universale, parla di accessibilità anche informatica oltre che di barriere fisiche.
La Commissione europea ha sottolineato che l'Italia ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e ha l'obbligo di rispettare tutte le disposizioni indicate, compresi i requisiti di accessibilità. Per la Commissione, questo tema è prioritario, e invita tutti gli stati membri a recepire la direttiva n. 882 del 2019.
Lorenzo Torto auspica che la sua petizione possa avere un impatto significativo e spingere le istituzioni italiane a risolvere questi gravi problemi. La piena accessibilità dovrebbe essere la base per una qualità di vita soddisfacente per tutti, indipendentemente dalla loro condizione fisica o cognitiva.
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