Il tema del Piano Casa torna in primo piano con l'obiettivo di attuare un intervento strutturale che coinvolga direttamente il Ministero delle Infrastrutture e vari enti e associazioni. Le priorità principali riguardano la riorganizzazione e semplificazione della normativa del settore.
All'interno del bando "Città che legge 2022", il Gruppo Solidarietà ha organizzato un incontro formativo e informativo il 19 gennaio presso la Biblioteca La Fornace di Moie di Maiolati Spontini (Ancona) intitolato "Tecnologie e disabilità: un connubio essenziale per un miglioramento della qualità di vita". L'ausilioteca del progetto "Io faccio da Solo" della Cooperativa marchigiana Il Camaleonte guiderà l'incontro.
Il Ministro Salvini si aspetta una collaborazione con le diverse associazioni di settore per affrontare i temi prioritari, definendo tavoli di lavoro per coinvolgere gli enti interessati secondo le loro competenze. Le principali posizioni delle associazioni coinvolte nel progetto saranno presentate durante l'incontro. Il Piano Casa ritorna sotto l'attenzione del Governo.
Recentemente, il Piano Casa è stato nuovamente al centro dell'attenzione come strumento di politica abitativa e di recupero degli edifici meno performanti dal punto di vista energetico, attraverso la riqualificazione. Dopo un primo vertice il 19 dicembre 2023, il Ministro Salvini ha convocato nuovamente le parti sociali per approfondire i temi emersi.
Il governo sta valutando diverse proposte per affrontare l'emergenza abitativa attraverso un nuovo Piano Casa entro il 2025. Federcasa ha identificato la principale criticità nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico, attualmente occupato da 836mila alloggi, con ulteriori 360mila richieste rimaste senza risposta.
Confedilizia sottolinea l'importanza del potenziamento della locazione privata, che rappresenta la maggioranza dell'offerta alloggiativa nel Paese. Il governo, tramite un emendamento nella Legge di bilancio 2024, ha previsto la delega per la predisposizione di un decreto interministeriale su tematiche specifiche.
Le principali sigle di categoria, attraverso un documento congiunto di Confabitare, APPC ed Unioncasa, evidenziano la necessità di definire il nuovo Piano Casa alla luce degli obiettivi programmatici del PNRR e della Direttiva Green. L'obiettivo è elaborare un Piano Casa pluriennale che funga da volano per la riqualificazione del patrimonio immobiliare e la ripresa del settore edilizio.
Il Piano Casa, introdotto dall'art. 11 del decreto-legge 112/2008, ha l'obiettivo di garantire livelli abitativi minimi su tutto il territorio nazionale, soprattutto per le categorie socialmente svantaggiate. Successivamente, è stato implementato con il Piano Casa 2, che ha delegato alle Regioni il compito di attuare interventi volti a migliorare la qualità architettonica ed energetica degli edifici.
Le Regioni hanno interpretato in modo differenziato il Piano Casa 2, introducendo diverse misure perequative e compensative. Ogni regione ha adottato leggi regionali attuative, alcune ampliando i criteri definiti nell'intesa del 31 marzo 2009 e altre introdurrendo incrementi premiali per la qualità urbana.
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